Come la digital transformation sta modificando l’organizzazione aziendale

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In meno di un decennio, la digital transformation ha impattato in maniera rivoluzionaria sull’organizzazione aziendale, automatizzando la produttività ed introducendo logiche inedite nella gestione del lavoro.

Alla normale evoluzione di questo processo va sommato un fenomeno imprevedibile come la pandemia, che ha contribuito ad imporre più velocemente le logiche del lavoro agile, creando una nuova mentalità ed un approccio focalizzato maggiormente sul raggiungimento degli obiettivi, e non sull’obbligo di presenza in ufficio.  A fronte di un sempre maggiore grado di sperimentazione, il passaggio definitivo al digital mindset non si riduce al solo utilizzo delle nuove tecnologie, ma si esplicita nel processo di rimodellamento totale dell’assetto aziendale.

Il nuovo paradigma del digital mindset

Ogni organizzazione ha una propria struttura che definisce le risorse, le funzioni e le unità organizzative necessarie allo svolgimento delle attività, stabilisce i rapporti fra i vari organi e le procedure operative per lo svolgimento dei compiti. La digital transformation, con Industry 4.0. e l’IoT, ha introdotto un tale cambiamento di paradigma, che le aziende più grandi, tradizionalmente meno “agili” e fluide, stanno faticando a dominare le novità, che devono del resto essere per forza assimilate per non perdere competitività rispetto ad aziende più piccole e più reattive verso la digital transformation.

La resistenza al digital change

In Italia sussiste anche un grave problema legato sia alla formazione del personale che alla mentalità del management: la resistenza al digital change.

L’insieme delle attività strutturate per la gestione del cambiamento in azienda è il change management, un percorso articolato e complesso che deve essere rigorosamente pianificato perché ha un forte impatto sulle abitudini delle persone.

Senz’altro, la gestione acritica o frettolosa della digital transformation da parte dei leader aziendali, spesso a loro volta restii alle nuove tecniche e metodologie, non può dare buoni risultati. Il mondo del business, infatti, è in primo luogo un ecosistema umano, e qualsiasi evoluzione presuppone un cambiamento di mentalità che deve essere compreso e condiviso da tutti.

La digital transformation deve essere inclusiva

Per concretizzare questo passaggio, la leadership deve orientarsi all’empowerment delle persone, del singolo individuo e del gruppo, attuando strategie di comunicazione tra tutti gli stakeholders, per arrivare al giusto equilibrio tra obiettivi di business, esigenze personali, cultura del lavoro e tecnologia

La realizzazione di un workplace efficiente non può prescindere, quindi, da una roadmap basata su richieste e necessità della popolazione aziendale e sulle opportunità del mercato, specialmente sul fronte delle soluzioni tecnologiche 

È fondamentale anche prevedere programmi di formazione ad hoc, che accompagnino le persone lungo un percorso che inizia proprio dall’introduzione nei processi aziendali delle nuove piattaforme digitali. La parola d’ordine è inclusione. Non si tratta “soltanto” di non lasciare indietro nessuno, ma soprattutto di fornire a chiunque gli strumenti e le competenze per massimizzare, insieme, il valore che si può creare attraverso la digital transformation.

Le digital skills

Parallelamente al processo di digital transformation ed all’introduzione in azienda di infrastruttura digitale automatizzata, interconnessa e possibilmente in cloud, è importante, quindi valorizzare il capitale umano ed in particolar modo le sue digital skills, sia tecniche che comportamentali.

Digital hard skills

Le digital hard skill sono le competenze digitali tecniche specifiche, che definiscono una figura professionale. Si possono acquisire durante il percorso scolastico ma anche sul posto di lavoro, attraverso corsi di formazione mirati.

Si tratta di competenze che abilitano all’utilizzo delle nuove tecnologie, linguaggi di programmazione o infrastrutture informatiche, ma anche specifici macchinari e strumenti alla produzione legati ad Industry 4.0 e all’IoT. In particolare, appunto, tutte le competenze relative all’area social, mobile, analytics, cloud, cui si aggiungono quelle su intelligenza artificiale, robotica, cybersecurity.

Digital soft skills

Si tratta delle abilità trasversali: le relazioni ed i comportamenti delle persone nel contesto lavorativo interessato dalla digital transformation.

Le digital soft skill dipendono dalla cultura, dalla personalità e dalle esperienze del singolo, e sono collegate al modo di interagire, comunicare e lavorare in team. Vi si includono le capacità di problem solving, il knowledge networking – vale a dire la capacità di identificare, recuperare, organizzare, capitalizzare e condividere il patrimonio di conoscenze all’interno di reti e comunità virtuali -, il grado di alfabetizzazione rispetto ai nuovi media, etc.

In ultima analisi, la digital transformation deve essere parte integrante di un flusso di consapevolezza e di crescita mentale condivisa, che inizia dal management e coinvolge tutto il personale e l’ecosistema aziendale.

Questo articolo è stato scritto da:
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Francesca Cappabianca

Innovation Content Specialist

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